L'alimento può generare emozioni? Chi non ha ricordi positivi o negativi legati al cibo?
Ciò di cui ci cibiamo può portare nel soggetto ad emozioni, che determinano una variazione dello stato fisiologico, dato da:
✅l'immagine dell'alimento;
✅le caratteristiche sensoriali in esso contenute.
A volte, però, lo stesso alimento può generare, in persone che hanno vissuto realtà diverse, emozioni contrastanti.
Ciò sarà dovuto al vissuto del soggetto e al ricordo associato a quell' alimento.
Il piacere scaturito dal mangiare è da sempre una delle principali motivazioni al consumo del cibo.
Le emozioni scaturite dal piacere del cibo, infatti, sono una vera e propria strategia di sopravvivenza.
Nell'uomo vi è la presenza di neurotrasmettitori che influiscono sull'umore ed agiscono come antistress. Per esempio, l'assunzione di carboidrati favorisce il trasporto di triptofano al cervello, da cui si determinerebbe un aumento della produzione di serotonina, con sensazione di benessere correlata che ne determina il gradimento.
Per i nuovi sapori, invece, il solo accostamento del cibo ad un'esperienza positiva o ad un gusto conosciuto, consente di aumentarne il gradimento.
Quindi, le emozioni sono alla base della nostra alimentazione, in quanto ci permettono di discriminazione tra cibi graditi o meno, portandoci a scelte alimentari legate alle nostre esperienze, anche in relazione a nuovi alimenti inseriti nel nostro regime alimentare.
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